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"Negli anni sessanta la Sardegna era conosciuta da pochi. Il boom economico, che nel settentrione del continente era esploso a dismisura, aveva coinvolto anche il popolo sardo che, attratto dalla prospettiva di una vita più dignitosa, lasciava l'isola alla ricerca di un nuovo stile di vita che garantisse quell'agio economico che questa terra gli negava. Flussi di emigranti partivano verso mete sino a quel momento sconosciute, portandosi dietro la nostalgia di una terra amara, sì, ma piena di ricordi, di affetti e di un'incomparabile immagine di bellezza. Negli stessi anni il problema dell'emigrazione esisteva in tutto il Mezzogiorno d'Italia e molti giovani si arruolavano come volontari nelle forze armate. Fu questa anche la scelta che mi portò in Sardegna, una terra sconosciuta, ma piena di meraviglie che mi conquistò sin dal primo istante."